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militari, l’evacuazione, la scarsa sicurezza) presenti in alcuni comuni dell’Alto Isontino determinarono la nomina di un Commissariato militare, mentre il Commissariato militare per l’Alta Valle del Natisone si occupava della sorveglianza dei comuni del Breginjski kot.

I DANNI DELLA GUERRA

Nell’Isontino la guerra lasciò dietro di sè un’indescrivibile devastazione, un’immane catastrofe sia ecologica che economica. Il danno materiale nel Goriziano dopo la prima guerra mondiale venne valutato approssimativamente dall’Ufficio per il territorio occupato. Su 107 comuni sloveni, 33 risultavano completamente distrutti, 35 di essi erano danneggiati, 50 comuni erano stati depredati e 25 parzialmente devastati. Gli edifici colpiti erano complessivamente 28’000: 8994 quelli totalmente distrutti, 3747 quelli danneggiati e 14’736 quelli depredati. Il danno subito dagli edifici, in 80 comuni, ammontava a 166 milioni di corone (prezzi relativi all’anno 1914). Degli 8000 ettari di vigne 6000 ettari erano andati distrutti, su 62’474 ettari di boschi 15’000 ettari risultavano distrutti mentre 18’000 ettari erano stati danneggiati, distrutti pure il 20% dei prati e del terreno coltivato nonché il 10% dei pascoli, il che ammontava complessivamente ad 86’000 corone. Per quanto riguardava il raccolto le perdite ammontavano a 145 milioni di corone, e solo il 20% del bestiame era rimasto di proprietà della popolazione.

Erano andati distrutti gli stabilimenti industriali nelle zone di Monfalcone, e Gorizia, a Trieste i danni maggiori erano stati subiti dal commercio e dal traffico portuale. La popolazione della Julijska Krajina (Venezia Giulia) inoltrò, fino al 1922, 145’650 denunce relative al danno bellico, il che ammontava complessivamente ad l’075’268’204 LIT. I preparativi per la ricostruzione del Goriziano erano stati avviati già nel 1916, con la formazione della Deželna komisija za obnovo (Commissione provinciale per la ricostruzione) presso il governatorato di Trieste. Dopo la «disfatta di Caporetto» ed il conseguente ritiro dell’esercito italiano vennero avviati i lavori di ricostruzione, si procedette alla valutazione del danno cagionato dalla guerra, ripresero i lavori agricoli autunnali e si poterono ripulire i campi dai proiettili. Alla fine di novembre del 1917 venne costituito a Vienna il Osrednji odbor za vrnitev beguncev in obnovo Primorja (Comitato centrale per il ritorno dei profughi e la ricostruzione del Litorale), il quale avanzò la pro-

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HISTOIRE DES ALPES - STORIA DELLE ALPI - GESCHICHTE DER ALPEN 1997/2