40 Nel Comitato nazionale figuravano quattro rappresentanti delle sezioni di Sion, La Chaux-de-Fonds, Zurigo e San Gallo, oltre al signor Bee e al signor Bestini per la sezione di Lugano. Cf. Corriere del Ticino, 12 febbraio 1942.
41 Ibid.
42 «Gran Consiglio», Corriere del Ticino, 27 novembre 1940.
43 AFS, E 2001 (D), vol. 234, Lettera di Pilet-Golaz al console Weiss a Colonia, gennaio 1944.
44 Egli aveva infatti dovuto licenziare parte dei suoi impiegati, tra cui molti connazionali, a seguito dell’entrata in guerra dell’Italia e dell’arresto dell’attività portuale di Genova.
45 Brenni (vedi nota 5).
46 AFS, E 2001 (D), vol. 234, «Jahresrechnung 1941-1945».
47 Nel marzo 1944, sembra che il Ticino fosse «il Cantone con la percentuale più alta di svizzeri reduci dall’estero». Cf. «Necessità dell’ora. L’assistenza agli Svizzeri reduci dall’estero», Corriere del Ticino, 10 marzo 1944.
48 «Soccorriamo i nostri fratelli», Corriere del Ticino, 20 giugno 1940.
49 AFS, E 2001 (D), vol. 234.
50 Ibid., Lettera della «Zentralstelle» a Ernst Scheim, divenuto nel frattempo capo dell’Ufficio centrale federale per le questioni concernenti gli Svizzeri dell’estero, 11 febbraio 1946.
51 «E gli studenti svizzeri rimpatriati?», Corriere del Ticino, 20 gennaio 1944.
52 Il 31 agosto 1945, il Corriere del Ticino parla di 500 morti e di perdite fino a quel momento notificate a 450’000’000 franchi (con previsioni per 800’000’000 franchi).