Vocabolar dl ladin leterar/Ripartizione del lavoro di redazione

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Ripartizione del lavoro di redazione

Il lavoro di redazione del VLL vol. I è stato ripartito in due fasi. Nella prima, i lemmari dialettali sono stati attribuiti a un redattore, con il compito di creare con il materiale di sua competenza un articolo lessicografico ex novo oppure di integrare articoli già esistenti:

mar. = Paul Videsott
lsm. = Giovanni Mischí
bad. = Giovanni Mischí
grd. = Donatella Dellagiacoma
caz. = Donatella Dellagiacoma (nonché Nadia Chiocchetti per il lemmario supplementare del testo BrunelG, Cianbolpin1866)
bra. = Donatella Dellagiacoma (nonché Nadia Chiocchetti per il lemmario supplementare dei testi manoscritti di ZacchiaGB)
moe. = Nadia Chiocchetti
liv. = Isabella Marchione
col. = Isabella Marchione
amp. = Isabella Marchione
MdR = Paul Videsott

Nella seconda fase, a ogni redattore sono state affidate per il controllo e l’integrazione sistematica dei dati mancanti le seguenti lettere dell’alfabeto:

A, B, C, D, E, G = Donatella Dellagiacoma
F, I, J, L, M, N = Isabella Marchione
O, P, T, U = Giovanni Mischí
H, R, S = Nadia Chiocchetti
V, Y, Z = Jasmine Dorigo

Ha fatto seguito una prima revisione sistematica di ogni articolo, con controllo e verifica delle de-finizioni, delle traduzioni, della selezione e della attribuzione degli esempi nonché delle prime da-tazioni e dei due indici italiano­ladino e tedesco ladino da parte di Paul Videsott (che condivide perciò in base al prospetto indicato sopra la responsabilità scientifica della pubblicazione con il/la responsabile della rispettiva lettera). Dopodiché Otto Gsell ha rivisto sistematicamente le etimologie, fornendo centinaia di proposte di correzione (segnalate con la sigla GsellMM).

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La terza e ultima fase ha compreso la revisione sistematica delle fonti e dei rinvii nonché l’eliminazione di indicazioni dialettali non pertinenti (il sistema informatico, per default, prevedeva la presenza di una parola in ogni idioma ladino). Tutto il lavoro di redazione fino all’export dei pdf di stampa è stato realizzato con i sistemi informatici sviluppati dalla ditta Smallcodes di Firenze (www.smallcodes.com).